Siamo felici di condividere con voi un traguardo che ci riempie di orgoglio: The Village ha vinto il Touchpoint Grand Award Identity 2025!La cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera nella splendida cornice milanese della Fabbrica di Lampadine, durante una serata condotta da Luca Viscardi e dedicata al potere strategico e culturale dell’identità di marca.
Il nostro progetto per Kebest – la catena emergente di fast food specializzata in kebab “fat” e “fit”, ideata da Gian Andrea Squadrilli (Jana) e Giovanni Fois – ha conquistato il massimo riconoscimento, distinguendosi per un’identità visiva giovane, vibrante e profondamente innovativa, capace di parlare a una nuova generazione di consumatori.
Oltre al Grand Award, il nostro lavoro per Kebest è stato premiato anche nelle categorie Brand Naming e Logo Design. Un risultato che ci riempie di soddisfazione e che riconosce il valore di un approccio creativo radicalmente nuovo, pensato per superare i confini tradizionali del settore.
A giudicare i progetti in gara è stata una giuria d’eccezione, presieduta da Alessandro Ubertis e composta da professionisti di spicco del mondo della comunicazione, del marketing e del branding provenienti da realtà come Bonduelle, Bayer, Mediaset, Edison, Sisal, e molte altre.
Siamo particolarmente fieri di essere stati l’unica agenzia del Sud Italia a ricevere un premio in questa edizione dei Touchpoint Awards Identity. Un risultato che dimostra come talento, visione e capacità di innovazione possano nascere e crescere ovunque, portando valore su scala nazionale e oltre.
Il trofeo che abbiamo ricevuto, firmato dal Maestro Ugo Nespolo, è per noi più di un simbolo: è l’espressione concreta di un percorso di ricerca, passione e creatività che ogni giorno mettiamo al servizio dei nostri clienti.
Questa vittoria è un punto di partenza: continueremo a spingerci oltre, a innovare, a costruire brand capaci di emozionare, ispirare e creare connessioni autentiche.
Grazie a chi ha creduto in noi, a tutto il team di The Village, e naturalmente a Kebest per averci affidato il racconto della sua identità.
Il meglio deve ancora venire.
